Trekking

Rif. Cavone – Rif. Duca degli Abruzzi per Balzi dell’ora.

Questa volta con gli affezionati amici di camminate Giuseppe e Tiziana, abbiamo deciso di avventuraci nell’ affrontare il sentiero dei balzi dell’ora al Corno alle Scale. Un bel sentiero in cresta che regala un panorama bellissimo a 360 gradi sull’appennino Tosco-Emiliano. Voglio precisare che come percorso è un po’ impegnativo, non tanto per lo sforzo fisico ma per la sua esposizione, ci sono alcuni punti dove ci si deve un po’ arrampicare su grandi rocce. Nulla di particolarmente difficile ma ci vuole passo saldo e sicuro.

Ovviamene come è buona norma per affrontare una camminata in montagna occorre il bel tempo, come quello che troviamo alla partenza del nostro trekking ad anello. Partenza dal parcheggio del Rif. Cavone, costeggiamo sulla sinistra il lago che sta di fronte al rifugio, per imboccare il sentiero CAI 335 dove attraversiamo su piccoli ponticelli di legno il torrente Dardagna. In breve tempo arriviamo al bivio per il sentiero balzi dell’ora, dove ci sono le raccomandazioni del CAI sul percorso è di tipo EE quindi per escursionisti esperti, così ci inoltriamo per il sentiero CAI 337, usciti dal bosco arriviamo all’attacco del tratto impegnativo. Ovviamente essendo abili camminatori non troviamo nessuna difficoltà e ci concediamo qualche pausa durante il percorso per farci qualche foto perché il panorama è davvero mozzafiato.

Arrivati alla croce del Corno alle scale ci concediamo un po’ di riposo e ci godiamo la bellissima vista, per ripartire poco dopo per l’alta via 00 che ci porta in breve tempo al rifugio Duca degli Abruzzi e al lago Scafaiolo dove consumiamo un ottimo pranzo.

Dopo pranzo ci concediamo un altro po’ di relax e salutiamo questo posto meraviglio per tornare la rifugio Cavone per il sentiero CAI 329 fino al bivio per il sentiero CAI 335a e poi 335 dove ritroviamo la macchina al parcheggio del rifugio.

Un commento

  • Tiziana

    Lungo il cammino Ross ci raccontò di come sia abitudine da generazioni nella sua famiglia di andare a far razzia di mirtilli in quei luoghi nel mese di agosto… ci raccontò delle mille “pozioni miracolose” della Mara… e di come , delle volte, tutti quei mirtilli… fossero addirittura troppi.

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